Lo sport a scuola per riavvicinare i giovani alla pratica sportiva
Scritto da RadioVerso admin il 2 Aprile 2024
Rimane alta la quota di minori sedentari, che non praticano alcuno sport o attività fisica nel tempo libero. Un fenomeno su cui possono incidere disparità di reddito: la valorizzazione dell’attività sportiva a scuola e delle palestre scolastiche può ridurre gli ostacoli legati al costo.
- Anche dopo la pandemia, circa 1 minore 5 non pratica sport. Un dato su cui può incidere anche la condizione economica della famiglia.
- 58,4% i minori in condizione di deprivazione sociale che non possono permettersi attività di svago fuori casa a pagamento.
- Valorizzare le palestre scolastiche è cruciale per l’accesso equo alle attività sportive.
- Meno palestre scolastiche nel mezzogiorno e nelle aree interne.
- Divari anche tra i capoluoghi: 72% a Monza e Firenze, meno del 10% a L’Aquila, Forlì, Catanzaro e Catania.
La pratica sportiva tra bambini e ragazzi ha subito un vero e proprio crollo durante la pandemia, che non ha riscontro nelle altre fasce d’età. Infatti, tra 2019 e 2021 la quota di sedentari nella popolazione è rimasta piuttosto stabile, passando dal 35,6% al 33,7%. Al contrario, l’incidenza dei minori che non fanno sport è cresciuta dal 18,5% al 24,9% tra i 6 e i 10 anni e dal 15,7% al 21,3% tra 11 e 14 anni. Più stabile tra i 15-17enni, dove è comunque cresciuta dal 18,8% al 19,9%.
Con la fine dell’emergenza, la quota di sedentari tra i minori si è avviata verso una fisiologica flessione, individuabile nei dati del 2022. Con l’eccezione dei bambini tra 3 e 5 anni, che in un caso su due non praticano sport, il calo è visibile in tutte le altre fasce d’età. I sedentari scendono al 21,7% tra 6 e 10 anni, al 17,2% tra 11 e 14, al 19,3% tra 15 e 17. Tuttavia, anche dopo la fine della pandemia, la quota di bambini e ragazzi che non fanno sport resta vicina a un caso su cinque.
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