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Il Programma HUB 3C

Scritto da il 29 Maggio 2019

CONOSCERE, COMPETENZE, CRESCERE:”MI CONOSCO” ARTE, MUSICA, TEATRO

Attività in orario curricolare ed extracurricolare, sul tema dell’intelligenza emotiva e delle life skills e creatività (attraverso il digitale). Nello specifico : Laboratorio/spazio di psicomotricità, teatro delle emozioni, musicoterapia, creatività digitale e pensiero filosofico, per un totale di 3000 ore erogate e distribuite su tutti gli istituti scolastici coinvolti. Tutti i laboratori intendono favorire “la gestione” delle emozioni, dell’empatia, delle capacità di relazionarsi con gli altri. Si sono intrapresi percorsi formativi per coadiuvare attività sportive anche agonistiche per atleti con disabilità . Attivato anche un percorso di educazione alla salute, al fine di migliorare la qualità della vita dei singoli partecipanti.

CONOSCO IL TERRITORIO: PROGETTAZIONE, LEGALITA’, PRODOTTI TIPICI E TRADIZIONI

L’ Attività in orario curricolare ed extracurricolare, sul tema della progettazione sociale, della legalità e delle tradizioni territoriali. Nello specifico: Laboratori di progettazione sociale, volti ad avvicinare i minori al mondo del lavoro organizzando sul campo, assieme a professionisti, esperienze formative. In particolare si sono intrapresi percorsi formativi per:

  • coadiuvare attività sportive anche agonistiche per atleti con disabilità (accompagnatori, guida per atleti non vedenti, ecc.)
  • coadiuvare esperienza turistiche per persone con disabilità (mare, montagna, vacanze sportive)
  • coadiuvare attività di animazione sociale presso un CSE per minori. Laboratorio di educazione alla salute : l’educatore, assieme a un tecnico sportivo, accompagna i minori in un percorso di educazione alla salute al fine di migliorare la qualità della vita dei singoli partecipanti. Oltre a una sana attività fisica il percorso permette di introdurre argomenti importanti : il benessere emotivo, il benessere alimentare, prevenzione di comportamenti a rischio ( tabagismo, alcol, uso di droghe..). Laboratorio sulle risorse e tradizioni del territorio: arti e mestieri, enogastronomia, tutti gli elementi chiave che promuovono ricchezza e sviluppo sui territori coinvolti.

M’IMPRENDO”, ORIENTAMENTO E RAFFORZAMENTO DI COMPETENZE

In tutte le scuole coinvolte si sperimentano 3000 ore di laboratori sull’imprenditorialità giovanile (“cosa voglio fare da grande?” “Cosa so fare?” “Cosa devo fare per diventare quello che vorrei?”) in particolare negli enti di terzo settore.

Nella città di Palermo si sperimenta un modello innovativo di alternanza scuola lavoro, grazie al coinvolgimento di Confartigianato Imprese Sicilia.

Nella città di Bari sono coinvolti 50 disabili sotto i 17 anni, identificati dai Servizi Sociali, al fine di favorire il loro pieno inserimento sociale.

La legge 107 infatti non prevede alcuna personalizzazione dei percorsi per disabili, si intende invece coinvolgere le famiglie e gli enti di terzo settore nell’esperienza, al fine di rimuovere ostacoli e difficoltà nella fase di inserimento.

Anche il programma HUB3C, come le altre azioni di progetto, coinvolge il territorio ed è rivolto alla definizione della Comunità Educante.

1HUB3C

I minori sono impegnati nella creazione di spazi inclusivi di confronto e crescita.

Sperimentano in un nuovo contesto, rispetto a quello di provenienza, come lavorare sull’autonomia e la responsabilità, creare un ambiente capace di saper valorizzare le diverse abilità, favorire l’integrazione sociale, attraverso lo sport e le arti espressive, comunicative, relazionali.

Si motiva l’interesse e la partecipazione attiva dei giovani per favorire il confronto e lo scambio e offrire anche ai genitori uno spazio dedicato all’aver cura di sè.

Si utilizzano varie tecniche (danza moderna-jazz, contemporaneo, teatro-danza, ecc.).

I beneficiari hanno modo di scoprire la bellezza delle regole in uno spazio occasionalmente libero da costrutti già interiorizzati in altri spazi “istituzionalizzati”, vivendo a pieno questo tempo nella sua importanza di fondo per la conoscenza di se e degli altri.

2HUB3C

I minori sono impegnati al fine di scoprire e valorizzare le risorse e le tradizioni del territorio, conoscere le arti e i mestieri, l’enogastronomia e tutti gli elementi chiave che promuovono ricchezza e sviluppo sui territori.

Sono favorite occasioni di riflessione sul mondo del lavoro finalizzate a sviluppare capacità e competenze, valorizzando risorse e testimonianze del passato per la migliore conoscenza della realtà contestuale e per promuovere processi e percorsi di miglioramento del territorio vissuto.

Alle normali attività curricolari tipiche dell’istituzione scolastica, la scuola offre vari servizi di assistenza/consulenza fra cui lo “Sportello ascolto”, osservatorio che mira alla gestione del disagio familiare, per il potenziamento delle risorse cognitive e affettive.

Inoltre, tutte le discipline, nello svolgimento delle attività, comprendono dei laboratori che favoriscono l’apprendimento sul campo. 

La scuola prevede, anche, lo svolgimento delle seguenti attività:

LABORATORI M’IMPRENDO; ·

LABORATORIO MI CONOSCO; ·

LABORATORI CONOSCO IL TERRITORIO. 

L’istituto propone il laboratorio teatrale – coreutico sui diritti: “Io sono nel Mondo e con il Mondo”; esso si pone come obiettivo principale l’acquisizione del senso di responsabilità civica: formare gli uomini di “domani” all’interno di una comunità in stretta correlazione con altri esseri umani, gli uni dipendenti dagli altri; riconoscere l’appartenenza di ciascun membro e restituire ad essa il suo valore significa conoscere se stessi, rispettarsi, attribuirsi un valore unico e irripetibile. 

In virtù del fatto che, il soggetto in divenire, struttura la sua personalità in modo corretto, se ben educata e formata, sarà in grado di rispettare gli altri e tutto ciò che lo circonda. 

Mediante il teatro – coreutico si potranno acquisire le competenze necessarie per coadiuvare il senso civico. I dettagli che fanno la differenza si trovano appunto nelle regole, impartite per realizzare la performance.

Lo Spettacolo che dovrà crearsi non dovrà essere mero tecnicismo, ma educazione al bello.

Le regole diverranno strumento di gioco per esercitarsi nella gentilezza, nella parsimonia, nell’eleganza, nell’intraprendenza, nell’interdipendenza, ecc.

I succitati elementi, tutti fondamentali per la costruzione del senso civico, come valore interiorizzato, nutrito dall’azione in essere che il teatro dona.

Recitando e danzando, “sulle note del bello”, si auspica al desiderio di imitare i comportamenti che conducono ad una visione “Grande”, intesa come grande valore per la persona e la comunità tutta, oltre che per le cose.

Creatività, competenza e buon senso accompagneranno i ragazzi verso la meta. 

L’attività si concretizza con la realizzazione del laboratorio “Costruiamo la nostra città”;

esso si costituisce come un percorso ludico d’animazione, in cui viene praticato e promosso il diritto al gioco, al fine di dar vita ad una vera e propria città a misura di bambino, con monete, regole, nome della città e tutto quello che essa offre.

I partecipanti al laboratorio si catapultano in un vero e proprio gioco di ruolo, con l’obiettivo di costruire la propria città ideale; tutto viene svolto attraverso il gioco, elemento fondamentale che favorisce la socializzazione, il confronto, lo scambio e la cooperazione.

Lo scopo educativo del laboratorio è di comprendere e sperimentare il funzionamento di una città.

Tutte le azioni e le fasi della costruzione della città verranno discusse, maturate, decise e condivise dai preadolescenti e adolescenti.

Gli obiettivi sono: ·

1 sviluppare il senso civico e di appartenenza; ·

 2 educazione al rispetto delle regole; ·

3 educazione alla condivisione degli spazi comuni; ·

4 promuovere la socializzazione, la collaborazione e la cooperazione; ·

5 favorire la solidarietà; ·

6 sviluppare la creatività. 

Il laboratorio si articola in cinque fasi: ·

l’educazione stradale, al fine di favorire la conoscenza delle regole che salvaguardino la sicurezza stradale, la tolleranza verso gli altri, di non farsi attrarre dal mito della velocità, di saper osservare e rispettare l’ambiente, di prevedere i comportamenti altrui, di essere consapevoli delle proprie condizioni psicofisiche; ·

la seconda fase prevede lo svolgimento del laboratorio di arte e riciclo, finalizzato alla realizzazione del materiale che costituirà la struttura della città, (negozi, servizi …).

Gli obiettivi sono: sviluppare la creatività, potenziare le proprie capacità, favorire la socializzazione. ·

La riqualificazione consiste nell’osservare il posto in cui si andrà a realizzare la “città” e, lì, muniti di pennelli, colori, piantine, striscioni … si darà inizio ai lavori; ·

la progettazione: momenti comuni in cui, attraverso assemblee, si faranno emergere gli elementi costitutivi della “città”.

In base a questi ultimi, i partecipanti si suddividono in gruppi, che rappresentano, quindi, i negozi e i servizi pubblici e privati della città. 

La realizzazione fa si che la città apra le porte e ogni gruppo sperimenta il suo ruolo: il municipio registrerà i cittadini, il centro per l’impiego collocherà i lavoratori, il negozio dell’artigianato venderà i suoi manufatti, il bar venderà le bevande, i cittadini lavoreranno, la banca dividerà gli stipendi e detrarrà le tasse.

L’economia circolerà: la città ideale prende vita. 

Lo “Sportello ascolto” è svolto secondo i seguenti orari: ·

ogni primo giovedì del mese dalle ore 16 alle 17; ·

ogni primo martedì del mese dalle ore 15:30 alle 16:30

primo lunedì del mese dalle ore 15:30 alle 16:30

Il laboratorio teatrale – coreutico si svolgerà ogni mercoledì dalle ore 14 alle 17.

Sono forniti i materiali di cancelleria per la realizzazione di cartelloni, plastici, strumenti vari, costumi, libri scolastici ed enciclopedie, gazebi per la creazione della “città”.

Per la realizzazione delle attività vengono utilizzati i seguenti metodi: ·

La peer education è una strategia educativa che attiva un processo naturale di passaggio di conoscenze, emozioni ed esperienze da parte di alcuni membri di un gruppo ad altri di pari status. È un intervento che mette in moto un processo di comunicazione circolare in modo tale che tutti abbiano uno stesso valore, in quanto ricchi di esperienze di vita personali. 

Inoltre, tale intervento favorisce lo sviluppo di competenze e consapevolezze fra gli adolescenti per ridefinire ruoli e relazioni, ricercando nuove forme di partecipazione.

Nella fase iniziale si coinvolgono gli adolescenti che vengono formati per divenire dei peer leader per mettere in pratica questa strategia. 

Il cooperative learning è un metodo a mediazione sociale, che si fonda sulle interazioni tra pari come fonte di arricchimento e di conoscenza.

Attraverso questo metodo gli adolescenti vengono indotti a coordinare il proprio impegno con quello dei loro coetanei al fine di raggiungere specifici scopi, imparando ad apprezzare il valore della responsabilità individuale, dell’accettazione dell’altro, della conoscenza come sforzo condiviso, della collaborazione, del contributo dell’altro, della solidarietà. 

3HUB3C

I beneficiari sono impegnati al fine di migliorare il proprio benessere e la propria salute psico-sociale, tramite l’apprendimento di abilità utili per la gestione dell’emotività e delle relazioni sociali.

Ciò per renderli consapevoli delle proprie potenzialità e orientarli nell’approfondimento e nel rafforzamento delle proprie vocazioni, arricchendole in termini di competenze al fine di favorire la crescita mirata della persona ed il suo inserimento sociale.

Su Palermo sono realizzati dei tavoli tecnici che coinvolgono anche le imprese del territorio, con le quali sono state avviate interlocuzioni al fine di produrre un modello di inserimento lavorativo sull’esempio dell’alternanza scuola-lavoro: tale modello vede il coinvolgimento dei Comuni di Bari e Palermo a sostegno delle iniziative di inserimento socio-lavorativo. 

Il programma “HUB3C”, è gestito come parte di un insieme, cioè collegandolo e facendolo interagire con le altre azioni programmate (sostegno alla genitorialità, empowerment, Radio Verso, comunità educante), favorendo la visione d’insieme delle varie attività di progetto, finalizzata alla creazione della comunità educante. 

Si  evita di gestire le azioni a compartimenti stagni orientando il sistema progetto ed i beneficiari a vario titolo coinvolti al fine di farli sentire parte attiva e partecipe della più ampia comunità educante. 


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